Il magnesio è un minerale che svolge diverse funzioni importanti nel nostro organismo, ad esempio può essere molto utile per contrastare la tanto odiata sindrome premestruale: ma che cos’è esattamente la PMS (Premenstrual syndrome)?

Cos’è la sindrome premestruale

Il ciclo mestruale è quel processo, regolato dalle fluttuazioni di ormoni femminili, che porta alla formazione dell’ovulo pronto alla fecondazione. Il ciclo mestruale dura mediamente 28 giorni, ma può oscillare tra i 21 ed i 32 e le perdite ematiche possono durare dai 3 ai 7 giorni. 

La sindrome premestruale (PMS) è un disturbo molto comune, tant’è che si stima che ne soffrano circa l’80-90% delle donne in età fertile!
Si verifica nei 10 giorni prima della comparsa delle perdite ematiche e comporta disturbi sia fisici che psicologici che variano di intensità da donna a donna.

Sintomi comuni della sindrome premestruale

Mediamente, tra i fastidi psicologici più comuni che caratterizzano la PMS troviamo:

    • Irritabilità
    • Insonnia
    • Ansia ed agitazione
    • Difficoltà a concentrarsi 
    • Astenia
    • Malinconia
    • Assenza di energia

I sintomi fisici invece comportano:

    • Senso di gonfiore addominale
    • Pesantezza 
    • Crampi nel basso addome
    • Tensione
    • Ritenzione idrica
    • Aumento dell’appetito
    • Dolore al seno 

Sebbene questi disturbi non siano di per sè gravi, possono provocare disagio e malessere nella donna, peggiorando la qualità della vita.

L’efficacia del magnesio per la sindrome premestruale

Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia dell’integrazione con magnesio nel combattere la comparsa dei sintomi della sindrome premestruale, che causa una carenza di questo minerale perché l’aumento del progesterone dato dal ciclo mestruale tende ad aumentare l’escrezione urinaria del magnesio.

Il magnesio è un minerale molto versatile, poiché interviene in molti pathway biochimici nel nostro corpo:

    • Favorisce la sintesi della serotonina, l’ormone della felicità, intervenendo sulla sensazione di ansia ed agitazione che spesso accompagnano la PMS
    • Favorisce la contrazione muscolare, in quanto è necessario nella regolarizzazione del funzionamento dell’ATP, la molecola energetica per eccellenza del nostro corpo. Aiuta quindi a contrastare la spossatezza che accompagna la PMS, ma anche i crampetti addominali legati ad essa.
    • Può intervenire sull’emicrania, riducendo notevolmente i sintomi del mestruo

Gli studi dimostrano che, per beneficiare a pieno delle funzioni del magnesio, andrebbe introdotto nei primi 10 giorni che precedono la comparsa delle mestruazioni, idealmente intorno al sedicesimo giorno del ciclo.

Oltre a preferire l’acqua minerale e gli alimenti naturalmente ricchi di magnesio, come le verdure a foglia verde, frutta secca ed cereali integrali, può essere utile integrare con i giusti supplementi nutrizionali. 

Il magnesio si trova in commercio in diverse forme ma è necessario fare attenzione alle modalità e quantità di assunzione in quanto, se assunto in eccesso, può avere effetto lassativo.

Il magnesio inorganico bifasico a rilascio prolungato può essere una valida soluzione per evitare effetti indesiderati. Il magnesio bifasico non solo è tollerato molto bene dall’intestino, ma viene anche assorbito in una fase precoce ed in una tardiva, garantendo così un apporto di magnesio continuativo durante la giornata.

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Autore

Dott.ssa Giulia Aliboni – Biologo Nutrizionista

Laurea triennale in Biologia presso Università di Pisa nel 2018 e Laurea Magistrale in Alimentazione e Nutrizione Umana presso Università Statale di Milano nel 2020. Esperta in nutrizione personalizzata, disbiosi intestinale ed intolleranze alimentari. Socio Sinseb (Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere).